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Termocamera e coronavirus: fare prevenzione controllando i luoghi di transito. Ecco la Guida di LUMI4Innovation

Che cosa lega la tecnologia alla base della rilevazione del calore all’emergenza sanitaria che ha investito il mondo? Che nesso c’è fra una termocamera e il coronavirus?

Un passo indietro. Il primo anello del contagio da covid-19 si colloca in Cina, dove, dallo scorso gennaio, è partita la catena della trasmissione virale. Con l’obiettivo di impedire la diffusione dell’epidemia al di fuori dei confini cinesi, da quel momento le autorità hanno deciso di adottare precise misure di controllo e prevenzione all’interno dei luoghi di transito quali aeroporti, stazioni ferroviarie e porti. Tre le disposizioni previste, la misura della temperatura corporea dei passeggeri in partenza e in arrivo, al fine di individuare quelli in stato febbrile e impedire loro ogni spostamento. Ma in che modo è stato possibile rilevare, in modo massivo, le temperature?

Termocamera e coronavirus: rilevare la temperatura corporea senza il contatto fisico

Se rilevare la temperatura corporea è la via più rapida per individuare possibili soggetti contagiati dal coronavirus, i termometri tradizionali non rappresentano certo lo strumento più adatto: troppo lunghi i tempi di misurazione (almeno tre minuti) e rischioso il contatto fisico del dispositivo col paziente.

Anche i termometri a infrarossi, seppur dai tempi di misurazione più agili e in grado di lavorare senza contatto, presentano delle difficoltà operative dovute a un campo di misura ridotto, che può dare origine a imprecisioni nella rilevazione.

Utilizzati all’esordio dell’epidemia, i termometri a infrarossi sono stati poi sostituiti dalla termocamera – detta anche termocamera infrarossi o telecamera termica – uno speciale tipo di telecamera sensibile alle radiazioni infrarosse emesse dai corpi e in grado di rilevare, senza alcun contatto, il calore emanato da un oggetto o da un essere umano e di rendere visibile, su display o monitor, la distribuzione della temperatura del corpo inquadrato.

A diversità delle soluzioni descritte sopra, la termocamera consente una misurazione istantanea e precisa della temperatura. Inoltre, ha un campo di misura molto ampio e può essere collegata a un monitor o – nel caso di modelli portatili – essere lei stessa provvista di display, in modo da avere una rappresentazione grafica di tutte le temperature rilevate.

Riassumendo: il suo utilizzo serve – all’interno di ambienti particolarmente a rischio di contagio – a intercettare quei soggetti dalla temperatura corporea alterata, consentendo alle figure preposte di intervenire per sottoporli ad accertamenti più precisi e, in attesa dell’esito, di isolarli.

calore corporeo spettro infrarosso
Calore corporeo maschile e femminile nello spettro infrarosso

Quante e (quali) tipologie di termocamere offre il mercato?

Sul mercato troviamo molteplici modelli di termocamere, tra le quali è bene che il Security Manager impari a orientarsi per compiere la scelta più corretta.

Innanzitutto, iniziamo col dire che le termocamere si distinguono in due macro tipologie: quelle che consentono di rilevare il calore dei corpi e di tradurlo in immagine e quelle che, oltre a rilevare il calore e a produrne una “foto termica”, sono anche in grado di misurare la temperatura e, attraverso l’impostazione di allarmi sonori o visivi, di allertare il personale preposto ai controlli sanitari quando vengono rilevati valori anomali.

Le termocamere possono essere portatili, dunque utilizzabili manualmente. Questi modelli possiedono un display (ma possono essere anche collegati a un monitor esterno) e un menu simile a quello di un normale smartphone. Poi ci sono le termocamere fisse – dunque senza display e senza batteria – collegabili a un software di misura corporea dalle funzioni definite in base a parametri e a specifiche esigenze di controllo.

Alcune tipologie di termocamere in circolazione presentano specifiche tecniche spinte, tra le quali il fatto di riuscire a rilevare e a misurare la temperatura corporea di un flusso di persone e di fare accendere una spia nel caso in cui le persone monitorate presentino la febbre.

Termocamere per la misurazione della temperatura corporea: dove vengono utilizzate

Inizialmente utilizzate all’interno di aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, allo scopo di bloccare “i movimenti” del virus, di prevenire la libera circolazione di persone infette, oggi le termocamere per la rilevazione e la misurazione delle temperature corporee sono presenti anche negli ospedali, nelle case di cura e in altri luoghi ad alta frequentazione e ad alto rischio di contagio. E non solo.

In Italia, dopo la Protezione Civile e altre Istituzioni pubbliche, anche le grandi aziende (da Ferrero a Generali), in vista della futura riapertura delle fabbriche, si stanno dotando di termocamere per gestire i flussi dei dipendenti una volta riavviate le attività. Alla base, motivazioni legate alla safety, alla sicurezza e alla protezione dei lavoratori da eventuali focolai di contagio all’interno della struttura in cui operano.